mercoledì 14 dicembre 2022

Openschool al "Vittorio Alfieri" di Asti

La dirigente, Stella Perrone, e i docenti dello staff

L’Istituto si prepara ad accogliere gli allievi delle scuole medie di Asti e provincia e le loro famiglie per una visita alla scuola in vista delle future iscrizioni alla classe prima. 

* * *

Tempo di scelte per chi frequenta la terza classe della scuola media, scelte che possono anche essere difficili per chi deve scegliere. L’iscrizione ad una scuola superiore, infatti, è una scelta che va ponderata bene tanto dagli studenti quanto dalle famiglie. Affidarsi ai consigli dei docenti o seguire il proprio cuore e le proprie passioni? Progettare o affidarsi all’istinto? Una buona scuola dovrebbe saper far fronte a questi dubbi, con una proposta formativa completa e innovativa.

L’IIS Vittorio Alfieri di Asti può così rispondere a tante esigenze, perchè raccoglie in sé l’esperienza di tre scuole, ciascuna con caratteristiche uniche, ma che, insieme, rappresentano un’offerta formativa davvero completa e interessante.

* * *

Il liceo artistico “Benedetto Alfieri” è un liceo in cui l’arte la fa da padrona, una scuola che si ispira alla creatività e al talento artistico, e si presenta agli studenti con i suoi cinque indirizzi: Architettura e Ambiente, Arti figurative, Design, Grafica, Audiovisivo e Multimediale; insomma, l’arte attraverso svariate e poliedriche forme creative. 

Il liceo classico “Vittorio Alfieri” è una scuola tradizionale, ma è anche attenta alle nuove opportunità didattiche; al corso tradizionale si affiancano un potenziamento scientifico e l’indirizzo biomedico. Una scuola in cui si affrontano non solo le discipline classiche, ma anche i saperi scientifici, in vista di una costruzione del sé a 360 gradi. 

L’istituto professionale “Quintino Sella”, specializzato nel settore commerciale, si affida anche a tre nuovi percorsi: la Web community, il Turismo sostenibile, l’ Import - Export e questo per avvicinare e orientare gli studenti anche alla futura realtà lavorativa. 

* * *

Tutto l’Istituto ha in dotazione laboratori con strumentazione digitale che tiene il passo con i tempi e con le più recenti tecnologie; questo grazie alla volontà della dirigente Maria Stella Perrone, sempre attenta all’innovazione, al benessere dei ragazzi e a cogliere quelli che sono i loro bisogni, sia formativi che personali. 

Il personale e i docenti dell’istituto V. Alfieri sono quindi orgogliosi di aprire i loro portoni per poter accogliere studenti e famiglie in vista dell’Open School di sabato 17 dicembre 2022 e di sabato 14 gennaio 2023, in mattinata dalle 10:00 alle 12:00 e nel pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00. 

Le tre sezioni saranno presenti anche a Uni-Astiss, al Polo Universitario, in corso Alfieri - p.zzale De Andrè sabato 17 dicembre 2022 dalle 9:00 alle 17:00. 

Venite a respirare la nostra scuola, venite ad incontrarci: siamo sicuri che la vostra scelta diventerà così una scelta consapevole e fatta con il cuore. Vi aspettiamo. 

i docenti dell'IIS "Vittorio Alfieri"

martedì 13 dicembre 2022

AL SELLA SI PARLA DI LUNA

     Nulla come la Luna ha forse da sempre acceso nell’uomo i sentimenti più disparati: dalla paura provata nell’antichità in occasione delle eclissi, all’immaginario di viaggi fantastici descritti da Jules Verne, fino ad arrivare all'incanto che la luce risplendente del nostro satellite sullo sfondo nero dell’Universo ha generato nell’animo umano di tutti i tempi.


    L’occasione di parlare di Luna a scuola in maniera coinvolgente ed attuale è arrivata in occasione dell'evento “Dalla Terra alla Luna e ritorno?” inserito all’interno della rassegna International Film Festival, su cortese invito del Prof.Massimo Tomalino, noto docente universitario, esperto di mineralogia e fondatore del Museo Astense di Geologia, Mineralogia, Arte mineraria e Cristallografia MAGMAX

    Occasione colta con entusiasmo da un gruppo di studenti delle classi prime dell’Istituto Commerciale “Q.Sella”, sezione professionale dell’IIS “V.Alfieri”, che già nel corso delle lezioni di Scienze della Terra si erano dimostrati particolarmente motivati e interessati a tutto ciò che ruota intorno all’impresa straordinaria della corsa alla Luna.

    Momento sicuramente coinvolgente all’interno della manifestazione, svoltasi nella sala Pastrone del Teatro Alfieri, quello dedicato alla proiezione del Film “The first man”, ricostruzione fedele della vita incredibile dell’astronauta Neil Armstrong, primo uomo a posare il piede su un suolo non terrestre.

    Alla visione del film ha fatto seguito la tavola rotonda moderata dal giornalista Beppe Rovera alla presenza di due illustri figure della divulgazione scientifica italiana: Silvia Rosa Brusin, giornalista RAI, fondatrice e conduttrice del notiziario scientifico televisivo “Leonardo”, e Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico, editorialista de “La Stampa” e stretto collaboratore di Piero Angela per la realizzazione di Superquark.


    Tanti gli aneddoti relativi alle imprese delle missioni Apollo raccontate dai due esperti che hanno saputo coinvolgere gli studenti presenti con il racconto di fatti inediti che hanno sottolineato ancora maggiormente la grandiosità dell’impresa che nel 1969 tenne incollati al teleschermo miliardi di persone.

    Al di là dell’evento storico e dell’aspetto strettamente attuale delle missioni lunari, dal momento che con il programma ARTEMIS l’obiettivo è quello di far sbarcare entro il 2024 la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna, parlare di Spazio agli studenti, indipendentemente dalla tipologia di studi intrapresi, e soprattutto parlare di uomini che quello Spazio lo hanno sfidato, significa avvicinare alla scienza, parlando di scienza in modo alternativo, significa trasmettere la cultura scientifica, fatta anche di coinvolgimento, di desiderio di conoscere, ma soprattutto di passione verso il sapere.


     “Parlare di scienza con chi la scienza la vive e la trasmette con correttezza ed oggettività -sostiene la Dirigente dell’Istituto Alfieri, Maria Stella Perrone,- non può che essere un valore aggiunto per i nostri studenti, soprattutto in un contesto, quello attuale, dove l’informazione viene non di rado distorta e asservita ai più disparati interessi".

A cura della Prof.ssa Antonietta Galanzino


lunedì 12 dicembre 2022

STAND UP

     A pochi giorni dalla giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne, giovedì 1 dicembre le classi seconde terze e quarte dell’Istituto Professionale Sella hanno voluto manifestare la solidarietà nei confronti di un così importante tema aderendo al progetto ideato dal movimento Hollaback!, che da anni si occupa del tema delle molestie sessuali in strada e nei luoghi pubblici.


    L’iniziativa, che vede la collaborazione del Corriere della Sera e dell'Associazione Alice Onlus, si prefigge di fornire alle donne, e in generale a tutte le persone, una serie di strumenti strategici che permettano di affrontare determinate situazioni in modo sicuro, salvaguardando la propria incolumità, sia in veste di spettatori sia da oggetto di attenzioni e gesti indesiderati.

    L’obiettivo del programma Stand Up è formare 1.500.000 di persone affinché diventino parte della community Stand Up e portare la formazione nel cuore delle comunità per creare un movimento globale di agenti. Ma l’obiettivo prioritario rimane quello di  costruire una cultura in cui le molestie in luoghi pubblici siano viste come un comportamento inaccettabile.


    Durante l’incontro, gestito via web in modalità interattiva da Cristina Obber, scrittrice ed esperta di violenza di genere, coordinatrice e membro dell’équipe di formatrici #StandUp di Alice Onlus, gli studenti e le studentesse sono stati chiamati a riflettere  sul significato di molestia e soprattutto sugli aspetti psicologici implicati in questo tipo di fenomeno, così come sulla messa in atto di comportamenti e strategie che si rivelino di aiuto per sé, ma anche nel caso ci si trovi ad essere spettatori di una simile situazione.

    In un contesto come quello dell’Istituto Sella, dove circa il 50% della popolazione studentesca è costituita da ragazzi, la partecipazione corale vuole significare come non sia sufficiente costruire “armi” contro il fenomeno della prevaricazione sulle donne, ma si debba intervenire anche e soprattutto sulla sul genere maschile, sollecitando la cultura del rispetto come condivisione di una più ampia cultura della civiltà.

    In questo senso l’incontro si inserisce all’interno del percorso di Educazione Civica che i nostri studenti stanno intraprendendo, con l’obiettivo di aiutarli a diventare cittadini consapevoli e attivi, con la speranza che possano diffondere all’esterno della scuola quanto appreso.


               A cura della Prof.ssa Lisa Medici



lunedì 6 giugno 2022

Alessandro Barbero per l'orientamento all'Istituto "Q. Sella"

Il prof. Alessandro Barbero e i docenti del Sella
Al termine dell’anno scolastico, si tirano le somme anche dell’attività di orientamento svolta all’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali “Quintino Sella”. L’efficacia delle iniziative per l’orientamento in entrata, tenute dai docenti coordinati dalla prof.ssa Stefania Pineri, ha avuto un riscontro numerico estremamente importante: le iscrizioni alla classe prima del Sella nel 2022/23 sono aumentate del 43% (dopo il già lusinghiero +30% del 2021/22), consentendo di attivare una terza sezione.

La ripartenza delle visite alle scuole del territorio e la ripresa delle giornate di Open School, dopo la sospensione pandemica forzata, hanno permesso di ritrovare quel contatto personale tra i docenti della scuola superiore e i ragazzi delle medie, che senz'altro favorisce una scelta consapevole e adatta alle esigenze attuali.

Si è evidentemente compreso che il Sella apre molte strade, con un percorso che consente sia l’acquisizione di una Qualifica professionale al terzo anno, sia la prosecuzione fino al quinto anno con un diploma che offre importanti occasioni lavorative, sia infine la possibilità di continuare, se si desidera, gli studi universitari.

A questo proposito, numerose sono state le iniziative anche per l’orientamento in uscita, coordinate dal prof. Marco Violardo. Ai numerosi incontri degli studenti con le imprese, le organizzazioni professionali, gli enti, in gran parte tenuti nella capiente Aula Magna dell’Istituto, si sono aggiunte nuovamente le collaborazioni con le università.

In particolare, è ripresa la proficua attività con l’Università del Piemonte Orientale, che ha portato un nutrito gruppo di studenti ad assistere ad una lezione di diritto e alla visita di Palazzo Borsalino (Alessandria), sede del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali. Proprio grazie alla preziosa collaborazione tra l'Istituto Quintino Sella e l'Università del Piemonte Orientale, è stato possibile far assistere gli studenti del professionale ad alcune lezioni di illustri docenti dell’UPO.

Una di queste lezioni è stata tenuta dal prof. Alessandro Barbero: il 17 marzo l'Aula Magna dell'Istituto “Vittorio Alfieri” si è così quasi trasformata in uno degli studi televisivi da cui spesso si ha modo di ammirare gli interventi del noto docente. Quel giorno, gli studenti di quinta del Sella e gli altri studenti dell’Istituto, collegati in videoconferenza dalle classi, hanno assistito ad una appassionante lezione su Dante.

Il prof. Alessandro Barbero
Il noto e apprezzato studioso ha saputo coinvolgere l'uditorio, entusiasta, per circa un paio d'ore, al ritmo incalzante della sua scintillante narrazione, impreziosita da dettagli, digressioni e aneddoti spesso desueti e poco noti. Questo ha permesso agli studenti e ai docenti presenti di scorgere suggestivi spiragli della biografia dantesca attraverso le avventurose peregrinazioni del Poeta e le vicende più eterogenee della sua quotidianità, che il prof. Barbero ha saputo far palpitare come materia viva.

La “ciliegina sulla torta” di un intenso e proficuo anno di attività al Sella.



a cura di Andrea Bertelli

lunedì 14 marzo 2022

All'IIS "V. Alfieri" un tam tam di solidarietà per l'Ucraina

Locandina dell'IIS "V. Alfieri"

All’IIS "V. Alfieri" di Asti è partita in questi giorni e si è conclusa – almeno in questa prima fase – la raccolta di beni di prima necessità a favore dei profughi dell’Ucraina. La Dirigente Maria Stella Perrone, tutti i docenti, il personale ATA, il personale delle segreterie e tante famiglie di allievi hanno raccolto cibo, pannolini per bambini, crocchette per cani e gatti, vestiti, coperte, ovvero tutti quei generi di beni che sono indispensabili a chi sta subendo bombardamenti e distruzioni delle proprie case, delle scuole, degli ospedali e del proprio Paese perché la guerra, ancora una volta, la sta facendo da padrona.

E gli allievi della scuola, basiti di fronte a notizie e immagini di un conflitto anche social, basiti di fronte a dichiarazioni da parte di chi è al vertice del potere hanno chiesto: ma la pandemia non ci ha insegnato nulla? perché l’uomo si ostina a credersi invincibile e pone se stesso al centro del mondo?

La raccolta all'Istituto Sella
E così, tra tante domande che non sempre trovano risposte rassicuranti, quei volti ancora nascosti dietro alle mascherine che tolgono il respiro, si sono tirati su le maniche, hanno raccolto, selezionato, diviso per generi e riempito scatoloni, scocciato ed etichettato, a dire: noi ci siamo, vi pensiamo, anche se siete lontani, vi vediamo sui social e in TV, soffriamo con voi e per voi, e vi doniamo.

Il dono diventa virale e così la scuola, luogo di educazione alla cittadinanza, luogo di condivisione e di dialogo, dona, nella speranza di alleviare dolori e nella certezza che quel cibo e quelle calde coperte caricate su camion pronti a varcare confini e attraversare Nazioni, porti conforto, non solo fisico, ma anche nel cuore di chi soffre, mentre il nostro, di cuore, batte anche per loro. Il dolore della guerra supera qualsiasi disciplina scolastica e unisce allievi e docenti in una riflessione profonda che ha come obiettivo la solidarietà verso chi ha perso tutto, ma non il nostro piccolo aiuto.


a cura dei proff. Baglivo, Caronna, De Leonardis, Galanzino

domenica 13 marzo 2022

UNA SPERANZA PER TUTTI: ADMO

La scorsa settimana la scuola ci ha offerto l'opportunità di assistere alla presentazione dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo ADMO, guidata dalla Sig.ra Longo che da anni porta nelle scuole l’importante messaggio della donazione.

La conferenza si è aperta con una spiegazione accurata circa il lavoro dei volontari che rendono ADMO una speranza per tutti coloro che sperimentano la crudeltà e che patologie come leucemie, linfomi o malattie genetiche del sangue e del sistema immunitario possono portare.

Risulta difficoltoso pensare che bastino pochi semplici passaggi ed una sola iscrizione per salvare una vita; una vita che potrebbe essere la nostra o quella di un caro. 

L'associazione non si impegna solo alla tutela del paziente ricevente, bensì presta una minuziosa cura ed attenzione anche al donatore stesso per il quale, con i dovuti esami, ci si assicurerà che abbia i dovuti requisiti fisici per diventare a tutti gli effetti un potenziale donatore. 

Una volta individuati i propri dati genetici attraverso un campione di saliva o di sangue, si procede al loro inserimento all'interno del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, l’ultimo passo per completare la propria adesione.

La registrazione, come spiegato, è completamente gratuita e le modalità di donazione, in caso di compatibilità pervenuta, corrispondono a quelle di un normale prelievo del sangue.

Le stime riportano che una sola persona su centomila risulta essere compatibile per eseguire un trapianto di midollo osseo, anche se una vita umana non dovrebbe ridursi ad un numero o a una fredda percentuale. Eppure, sfortunatamente, questa è la realtà in cui sono immersi innumerevoli donne, uomini e bambini che si trovano in attesa di un donatore. Un tempo che può divenire straziante ed interminabile di cui ancora oggi troppe poche persone hanno avuto il “privilegio” di vederne la fine.

Questa situazione ci è stata ben raccontata da una ragazza che poco più che quindicenne ha avuto bisogno di un trapianto; la sua testimonianza è stata emozionante, poiché ci ha fatto capire con grande lucidità il suo stato d’animo quando si trovava in lista d’attesa e soprattutto quando la mattina stessa del trapianto temeva che il donatore, impaurito, si tirasse indietro all’ultimo momento. 

Avere avuto l’opportunità di ascoltare così da vicino l’esperienza di chi ha subito in prima persona il corso della malattia ed il successivo trapianto, ha dato vasti spunti di riflessione personale portandoci a comprendere maggiormente il valore delle nostre vite. 

Donare fa bene alla salute, ma soprattutto al cuore. 




A cura delle studentesse Anita Longu 5^A e Alice Poggio 5^C IPSC "Quintino Sella"


sabato 12 marzo 2022

Pensando al popolo ucraino

Martedì mattina, ai piedi della Cattedrale di Asti, a colpire più di tutto è stato sicuramente il silenzio.

Il silenzio con cui gli studenti di tutte le classi del “Quintino Sella”, sezione Professionale dell’Istituto Alfieri, si sono raccolti nella splendida cornice di una piazza Cattedrale dai colori tristi di una fredda mattinata di Marzo per dedicare una parte del loro tempo di adolescenti al pensiero di altri adolescenti che in questo momento vivono il rumore dei bombardamenti che colpiscono le città ucraine insieme al suono sinistro delle sirene che annunciano gli attacchi.

La voglia di ricordare questi giovani è nata spontaneamente tra gli studenti, che non erano certo abituati e preparati all’idea di una guerra che oggi investe l’Europa, quell’Europa che noi tutti ci eravamo abituati a pensare come luogo di legalità, democrazia e tutela dei diritti fondamentali dell’Umanità. La guerra invece è arrivata e ci ha strappati alla nostra quotidianità, già duramente provata da due anni di pandemia, è entrata nelle nostre case attraverso le testimonianze dei giornalisti rimasti sul luogo, ma soprattutto è arrivata a noi attraverso la potenza delle immagini che più di ogni altro strumento sono riuscite ad evocare tutto il dramma di chi si è visto da un giorno all’altro strappato alla propria casa, alla propria famiglia, ai propri affetti, alla propria terra.


Sono stati gli stessi studenti che insieme al loro rappresentante d’Istituto, Federico Cassano, hanno scelto come condurre questo momento, chiedendo alla Dirigente Scolastica, Dott.ssa Maria Stella Perrone, di aprire l’evento con una sua riflessione, che nella Giornata della Donna, non poteva che essere dedicata al pensiero delle donne che nelle guerre sono sempre tra le vittime più esposte.

La scelta della Dirigente è stata significativa: la lettura di una serie di riflessioni scritte da una giovane studentessa italiana che esterna tutto il suo sgomento di fronte ad una dramma così prepotentemente manifestatosi a poche centinaia di chilometri da noi, dalle nostre vite che necessariamente vanno avanti ma che al contempo non possono far finta di nulla.

 
 

Altrettanto naturale è stata la scelta di leggere, con la voce di Martina Di Stasi, l’articolo 11 della Costituzione Italiana, ferma condanna dell’Italia ad un’idea di guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Il significato profondo di questo passo della nostra Costituzione è stato efficacemente sottolineato dal Prof. Bertelli, docente di Diritto presso lo stesso Istituto, che bene ha messo in evidenza come l’articolo usi non il termine Stato ma Italia, a sottolineare come il popolo italiano tutto rifiuti l’offesa alla libertà e sovranità di un altro popolo.

A seguire un altro emozionante momento dedicato alla lettura, da parte della studentessa Anita Longu, di una poesia scelta volutamente tra la produzione poetica di una scrittrice russa, Olga Bergholz, che attraverso le sue righe testimonia come le atrocità della guerra non abbiano tempo e neppure bandiera.



E come finire un momento di così viva partecipazione se non ascoltando le parole di speranza della canzone “Imagine”, cantata con emozione da Sofia Scozzaro che hanno chiuso un momento sicuramente significativo della mattinata degli studenti, così diverso dalla quotidianità scolastica e che, afferma con convinzione la Dirigente Scolastica, si prefigura come momento di elevata valenza formativa, una lezione di Educazione Civica vera e partecipata, che lascerà il segno in chi ne ha preso parte.

mercoledì 23 febbraio 2022

PROGETTO DIDEROT “ECONOMI@SCUOLA”



PROGETTO DIDEROT “ECONOMI@SCUOLA”


In questi giorni presso l’Istituto Professionale dei Servizi Commerciali Q. SELLA di Asti si è tenuto l’incontro della Linea Economi@Scuola facente parte del Progetto Diderot, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Le classi coinvolte, IB, IIA, IIB, IIIB e IVB, si sono collegate online con la Prof.ssa Serena Andrà, relatrice della FEduF, cioè la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, che ha l’obiettivo di promuovere tra i giovani una cittadinanza attiva e consapevole, un approccio all’uso del denaro basato sulla legalità, responsabilità e sull’acquisizione di conoscenze e competenze economiche di base.

Meglio pagare in contante o con carte?

Durante l’intervento la relatrice ha messo in evidenza come l’Italia faccia un utilizzo minore dei mezzi di pagamento alternativi al contante rispetto a tanti altri paesi europei, ma sicuramente la situazione sta cambiando e i dati indicano una crescita. Molti italiani durante l’emergenza sanitaria hanno scoperto il cashless con acquisti online. Anche dopo il lockdown i pagamenti digitali vengono preferiti, in quanto risultano più igienici del contante e permettono il distanziamento.

Carte sì, ma quali?

Qualsiasi dubbio è stato tolto anche riguardo alle carte di debito di credito e prepagate, fornendo agli studenti dettagli su ciascuna tipologia e sui vantaggi che esse offrono. La diffusione delle nuove tecnologie informatiche ha favorito lo sviluppo di servizi di pagamento in Internet, sviluppati soprattutto a supporto del commercio elettronico (e-commerce).


Al termine, tutti gli studenti sono stati coinvolti nel Campionato Scolastico dell’Educazione Finanziaria, una vera e propria attività di gamification, , ossia una sfida sulle conoscenze acquisite, che ha reso l’incontro più accattivante. Gli studenti hanno provato a rispondere con velocità alle domande proposte tramite applicazione Kahoot. La competizione ha visto in testa la studentessa di IV B, Martina Ottaviano, a seguire gli studenti Ciprian Gorgan e Khaoula Zine Zine, entrambi della II A. Per i tre ragazzi l’avventura non termina qui poiché parteciperanno alla finale che vedrà coinvolti i finalisti di tutte le scuole del Piemonte e della Valle D’Aosta.


Il Dirigente scolastico, Dott.ssa Maria Stella Perrone afferma: “Sono soddisfatta di questa attività, in quanto rientra appieno nelle finalità dell’Istituto, ossia nella formazione di figure professionali capaci di gestire i servizi commerciali, i processi amministrativi e contabili, interagendo con la realtà territoriale a livello bancario, finanziario e imprenditoriale.”

La referente del progetto, la Prof.ssa Gaetana Lamacchia, augura agli studenti un grosso in bocca al lupo!


A cura delle prof.sse Annamaria Rolfo e Gaetana Lamacchia

lunedì 24 gennaio 2022

PROGETTO DIDEROT: Le mie impronte sul pianeta





Qual è la tua impronta?

Si sono svolti nei giorni scorsi nell’Istituto Q. Sella gli incontri relativi al tema “Le mie impronte sul Pianeta”, nell’ambito delle proposte formative del Progetto Diderot, patrocinato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
La Dott.ssa Valeria Carini, laureata in Biologia ambientale, partendo dall’interconnessione tra natura, cibo ed economia ha introdotto il tema della biodiversità che coinvolge l’agricoltura del nostro tempo, generalmente condizionata dal raggiungimento della massima resa, dopodiché ha illustrato l’obiettivo europeo da raggiungere, il Green deal denominato Farm to Fork. Esso mira a trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità, consumo di risorse, rifiuti, produzione e guadagni.
La dottoressa si è soffermata sulla frutticoltura e sulle numerose “cultivar” presenti fino agli anni ’60 che ora non vengono più utilizzate o non si trovano più sul territorio. Ha portato come esempio le mele, di cui attualmente si coltivano quasi esclusivamente le cultivar Fuji e Golden.
Questa pratica di coltivazione provoca il fenomeno della mancata biodiversità, molto importante in natura.

Nella sua relazione sono stati trattati, inoltre, la gestione del suolo nelle azioni di diserbo, standard e diradamento.
Gli obiettivi cui si dovrebbe giungere sono molti, ma ai ragazzi ne sono stati indicati due in particolare, e cioè la riduzione del 50% dell’uso di fitofarmaci chimici e la sensibilizzazione alla sostenibilità. Quest’ultima si snoda attraverso tre dimensioni: l’impronta, la spesa, la produttività ed il suo equilibrio si trova nella convergenza dei tre elementi.

Nella seconda parte dell’incontro gli alunni delle classi IA, IB, 2A e 2B sono stati coinvolti in un’attività di simulazione, svolta anche da coloro che partecipavano online, in cui tre aziende di produzione di mele dovevano fare i conti con la propria impronta ecologica in base al metodo di produzione adottato: integrato, biologico o biodinamico.

La Prof.ssa Gaetana Lamacchia, referente del Progetto, ed i colleghi delle varie discipline si sono dichiarati molto soddisfatti per la modalità di conduzione degli incontri. Essa ha permesso ai ragazzi di cogliere gli aspetti interdisciplinari di questa tematica, che coinvolge non solo i produttori ma ogni cittadino in quanto consumatore.
L’intervento si è concluso con una maggiore consapevolezza da parte di tutti i partecipanti che ogni nostra scelta diventa importantissima per la salvaguardia del Pianeta e che ognuno di noi è attore e non solamente spettatore di quanto sta accadendo sulla Terra.



A cura della prof.ssa Annamaria Rolfo