Locandina dell'IIS "V. Alfieri" |
La raccolta all'Istituto Sella |
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La raccolta all'Istituto Sella |
La scorsa settimana la scuola ci ha offerto l'opportunità di assistere alla presentazione dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo ADMO, guidata dalla Sig.ra Longo che da anni porta nelle scuole l’importante messaggio della donazione.
La conferenza si è aperta con una spiegazione accurata circa il lavoro dei volontari che rendono ADMO una speranza per tutti coloro che sperimentano la crudeltà e che patologie come leucemie, linfomi o malattie genetiche del sangue e del sistema immunitario possono portare.
Risulta difficoltoso pensare che bastino pochi semplici passaggi ed una sola iscrizione per salvare una vita; una vita che potrebbe essere la nostra o quella di un caro.
L'associazione non si impegna solo alla tutela del paziente ricevente, bensì presta una minuziosa cura ed attenzione anche al donatore stesso per il quale, con i dovuti esami, ci si assicurerà che abbia i dovuti requisiti fisici per diventare a tutti gli effetti un potenziale donatore.
Una volta individuati i propri dati genetici attraverso un campione di saliva o di sangue, si procede al loro inserimento all'interno del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo, l’ultimo passo per completare la propria adesione.
La registrazione, come spiegato, è completamente gratuita e le modalità di donazione, in caso di compatibilità pervenuta, corrispondono a quelle di un normale prelievo del sangue.
Le stime riportano che una sola persona su centomila risulta essere compatibile per eseguire un trapianto di midollo osseo, anche se una vita umana non dovrebbe ridursi ad un numero o a una fredda percentuale. Eppure, sfortunatamente, questa è la realtà in cui sono immersi innumerevoli donne, uomini e bambini che si trovano in attesa di un donatore. Un tempo che può divenire straziante ed interminabile di cui ancora oggi troppe poche persone hanno avuto il “privilegio” di vederne la fine.
Questa situazione ci è stata ben raccontata da una ragazza che poco più che quindicenne ha avuto bisogno di un trapianto; la sua testimonianza è stata emozionante, poiché ci ha fatto capire con grande lucidità il suo stato d’animo quando si trovava in lista d’attesa e soprattutto quando la mattina stessa del trapianto temeva che il donatore, impaurito, si tirasse indietro all’ultimo momento.
Avere avuto l’opportunità di ascoltare così da vicino l’esperienza di chi ha subito in prima persona il corso della malattia ed il successivo trapianto, ha dato vasti spunti di riflessione personale portandoci a comprendere maggiormente il valore delle nostre vite.
Donare fa bene alla salute, ma soprattutto al cuore.
A cura delle studentesse Anita Longu 5^A e Alice Poggio 5^C IPSC "Quintino Sella"
Martedì mattina, ai piedi della Cattedrale di Asti, a colpire più di tutto è stato sicuramente il silenzio.
Il silenzio con cui gli studenti di tutte le classi del “Quintino Sella”, sezione Professionale dell’Istituto Alfieri, si sono raccolti nella splendida cornice di una piazza Cattedrale dai colori tristi di una fredda mattinata di Marzo per dedicare una parte del loro tempo di adolescenti al pensiero di altri adolescenti che in questo momento vivono il rumore dei bombardamenti che colpiscono le città ucraine insieme al suono sinistro delle sirene che annunciano gli attacchi.
Altrettanto naturale è stata la scelta di leggere, con la voce di Martina Di Stasi, l’articolo 11 della Costituzione Italiana, ferma condanna dell’Italia ad un’idea di guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Il significato profondo di questo passo della nostra Costituzione è stato efficacemente sottolineato dal Prof. Bertelli, docente di Diritto presso lo stesso Istituto, che bene ha messo in evidenza come l’articolo usi non il termine Stato ma Italia, a sottolineare come il popolo italiano tutto rifiuti l’offesa alla libertà e sovranità di un altro popolo.
A seguire un altro emozionante momento dedicato alla lettura, da parte della studentessa Anita Longu, di una poesia scelta volutamente tra la produzione poetica di una scrittrice russa, Olga Bergholz, che attraverso le sue righe testimonia come le atrocità della guerra non abbiano tempo e neppure bandiera.
E come finire un momento di così viva partecipazione se non ascoltando le parole di speranza della canzone “Imagine”, cantata con emozione da Sofia Scozzaro che hanno chiuso un momento sicuramente significativo della mattinata degli studenti, così diverso dalla quotidianità scolastica e che, afferma con convinzione la Dirigente Scolastica, si prefigura come momento di elevata valenza formativa, una lezione di Educazione Civica vera e partecipata, che lascerà il segno in chi ne ha preso parte.