sabato 12 marzo 2022

Pensando al popolo ucraino

Martedì mattina, ai piedi della Cattedrale di Asti, a colpire più di tutto è stato sicuramente il silenzio.

Il silenzio con cui gli studenti di tutte le classi del “Quintino Sella”, sezione Professionale dell’Istituto Alfieri, si sono raccolti nella splendida cornice di una piazza Cattedrale dai colori tristi di una fredda mattinata di Marzo per dedicare una parte del loro tempo di adolescenti al pensiero di altri adolescenti che in questo momento vivono il rumore dei bombardamenti che colpiscono le città ucraine insieme al suono sinistro delle sirene che annunciano gli attacchi.

La voglia di ricordare questi giovani è nata spontaneamente tra gli studenti, che non erano certo abituati e preparati all’idea di una guerra che oggi investe l’Europa, quell’Europa che noi tutti ci eravamo abituati a pensare come luogo di legalità, democrazia e tutela dei diritti fondamentali dell’Umanità. La guerra invece è arrivata e ci ha strappati alla nostra quotidianità, già duramente provata da due anni di pandemia, è entrata nelle nostre case attraverso le testimonianze dei giornalisti rimasti sul luogo, ma soprattutto è arrivata a noi attraverso la potenza delle immagini che più di ogni altro strumento sono riuscite ad evocare tutto il dramma di chi si è visto da un giorno all’altro strappato alla propria casa, alla propria famiglia, ai propri affetti, alla propria terra.


Sono stati gli stessi studenti che insieme al loro rappresentante d’Istituto, Federico Cassano, hanno scelto come condurre questo momento, chiedendo alla Dirigente Scolastica, Dott.ssa Maria Stella Perrone, di aprire l’evento con una sua riflessione, che nella Giornata della Donna, non poteva che essere dedicata al pensiero delle donne che nelle guerre sono sempre tra le vittime più esposte.

La scelta della Dirigente è stata significativa: la lettura di una serie di riflessioni scritte da una giovane studentessa italiana che esterna tutto il suo sgomento di fronte ad una dramma così prepotentemente manifestatosi a poche centinaia di chilometri da noi, dalle nostre vite che necessariamente vanno avanti ma che al contempo non possono far finta di nulla.

 
 

Altrettanto naturale è stata la scelta di leggere, con la voce di Martina Di Stasi, l’articolo 11 della Costituzione Italiana, ferma condanna dell’Italia ad un’idea di guerra come strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Il significato profondo di questo passo della nostra Costituzione è stato efficacemente sottolineato dal Prof. Bertelli, docente di Diritto presso lo stesso Istituto, che bene ha messo in evidenza come l’articolo usi non il termine Stato ma Italia, a sottolineare come il popolo italiano tutto rifiuti l’offesa alla libertà e sovranità di un altro popolo.

A seguire un altro emozionante momento dedicato alla lettura, da parte della studentessa Anita Longu, di una poesia scelta volutamente tra la produzione poetica di una scrittrice russa, Olga Bergholz, che attraverso le sue righe testimonia come le atrocità della guerra non abbiano tempo e neppure bandiera.



E come finire un momento di così viva partecipazione se non ascoltando le parole di speranza della canzone “Imagine”, cantata con emozione da Sofia Scozzaro che hanno chiuso un momento sicuramente significativo della mattinata degli studenti, così diverso dalla quotidianità scolastica e che, afferma con convinzione la Dirigente Scolastica, si prefigura come momento di elevata valenza formativa, una lezione di Educazione Civica vera e partecipata, che lascerà il segno in chi ne ha preso parte.

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