mercoledì 29 aprile 2020

Incontri con l'Ordine degli Avvocati di Asti

Il nostro primo incontro (classi 5A e 5B dell'Istituto Quintino Sella), in videoconferenza con l’Ordine degli Avvocati, si è tenuto giovedì 16 aprile 2020. Il tema trattato è stato di grande importanza e di grande attualità: il Coronavirus, al cui riguardo sono stati citati diversi articoli della Costituzione.

Per poter comprendere fino in fondo la situazione che stiamo vivendo, è stato citato l’articolo n.13 della Costituzione, che riguarda la libertà personale, che non può mai essere compromessa (in questo periodo forse sì). E' seguito un riferimento ad altri due importanti articoli il 16 e il 17 sempre della Costituzione che riguardano la libertà di circolazione e la possibilità di riunirci.

Inoltre, abbiamo discusso sulle varie fasi normative, le quali hanno seguito un iter basato sui decreti (numerosi), emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Tali decreti (in situazioni di emergenza), diventano leggi immediatamente, ma sono limitati nel tempo. Abbiamo concluso parlando della permanenza domiciliare fiduciaria, dicendo che la casa è un luogo dove si può permanere a difesa di tutti.

Nel secondo incontro che si è tenuto giovedì 23 aprile 2020, si è discusso dei "conflitti" che insorgono tra le fonti statali e le fonti regionali, ovvero tra decreti e ordinanze regionali. Quale dobbiamo considerare? Quali hanno più importanza? A parer mio, bisogna rispettare le leggi derivanti dallo stato, ma non dobbiamo sottovalutare le leggi regionali, perché sono altrettanto importanti e perchè in caso di mancato rispetto, ovviamente potremmo incorrere in una sanzione.

Mi ha fatto piacere partecipare nuovamente a questa esperienza (ho avuto l’occasione di partecipare all’incontro con l’Ordine degli Avvocati già l’anno scorso); l’ho trovata un'esperienza utile e molto interessante, soprattutto perché si sono trattati temi estremamente attuali. 
Inoltre, mi ha permesso di capire che è sempre importante rispettare qualsiasi legge, ma che allo stesso modo anche le leggi si devono adattare alle situazioni di emergenza, come quella attuale che stiamo vivendo.

Spero che in futuro, ci siano altri incontri analoghi: sarebbe bello che i ragazzi più piccoli di me potessero partecipare a questa esperienza.

(a cura di Campini Eleonora, classe 5A)



giovedì 23 aprile 2020

La didattica a distanza: una sfida per la nostra scuola


Trascorsi ormai quasi due mesi dall'inizio dell'emergenza, si può iniziare a trarre un consuntivo sull'esperienza che gioco forza tutte le scuole si sono trovate ad affrontare. Nelle prime fasi di questo nuovo e imprevisto percorso didattico, un certo senso di insicurezza circolava nel corpo docenti. Tuttavia, al Quintino Sella, così come negli altri plessi dell'I.I.S. "Vittorio Alfieri", le cose sono andate subito a regime, o per lo meno si sono assestate in tempi relativamente rapidi. Insomma i nostri anticorpi hanno reagito prontamente ad una criticità inaspettata. Le basi su cui impostare questa tipologia di insegnamento on-line poggiavano su di un solido sistema, che la Dirigente Maria Stella Perrone, esperta nel campo della DaD, aveva già messo a disposizione in tempi non sospetti. 

Una serie di piattaforme già attivate ad inizio anno scolastico (Office 365 - Google Suite for Education) hanno certamente agevolato il processo non cogliendoci impreparati: un supporto indispensabile sia per gli studenti che per i docenti dell'Istituto. Ora la didattica a distanza sta trovando le sue ritualità, i suoi tempi, un adattamento mentale che deriva dalla consuetudine. 

Certo non è possibile sostituire l'esperienza diretta, il contatto reale con l'ambiente scolastico, ma certamente il bilancio può dirsi positivo, pur con tutti i limiti che questa situazione "surreale" ci impone. 
Ma come hanno reagito i ragazzi? Certo all'inizio spaesati. Poi lentamente più confidenti. Ora decisamente più a loro agio. Le lezioni on-line riproducono in virtuale l'atmosfera di classe e per fortuna non si sono sfilacciati troppo i rapporti interpersonali che costituivano il senso della comunità. Qualche tallone d'Achille esiste: le valutazioni sempre un po' faticose, la mancanza di una interazione vis à vis, l'impossibilità di quella fisicità che rende i ragazzi vicini, compagni, amici.
In questo senso segnalerei almeno due iniziative che il Sella ha attivato per rinforzare quello spirito di appartenenza che motiva da sempre i ragazzi. 

Il 24 marzo tutti i docenti hanno voluto regalare un intervallo... Sì perchè la scuola non è solo assegnazione di compiti, esercitazioni o interrogazioni, è anche socialità. Proporre di condividere un momento (anche se su piattaforma virtuale), che ricordasse quello spazio della mattinata in cui ci si può distrarre e in cui si possono scambiare due chiacchere in libertà è stato molto apprezzato dai nostri studenti. Un bel momento di aggregazione, per ricordare di essere tutti insieme, orgogliosamente, studenti del Sella.


Altra iniziativa maturata, per permettere ai ragazzi di esprimere le loro riflessioni, il loro stato d'animo, certamente scombussolato da avvenimenti così grandi, così destabilizzanti, è stato l'attivazione di un concorso scolastico, intitolato: "Immagina il mondo che verrà". L'intento è proprio quello di stimolare delle riflessioni sull'oggi, ma soprattutto di disegnare con la speranza, una loro personale prospettiva di futuro: una vetrina con cui i ragazzi potranno mettersi in gioco (e magari di vincere anche un premio. Materiali che verranno messi a disposizione con il contributo personale dei docenti e del Dirigente Scolastico). E allora, cosa augurare? Buona didattica a distanza a tutti, e che vinca il migliore, ovviamente!


   A cura del Prof. Marco Pozzo