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La dirigente, Stella Perrone, e i docenti dello staff |
L’Istituto si prepara ad accogliere gli allievi delle scuole medie di Asti e provincia e le loro famiglie per una visita alla scuola in vista delle future iscrizioni alla classe prima.
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La dirigente, Stella Perrone, e i docenti dello staff |
Nulla come la Luna ha forse da sempre acceso nell’uomo i sentimenti più disparati: dalla paura provata nell’antichità in occasione delle eclissi, all’immaginario di viaggi fantastici descritti da Jules Verne, fino ad arrivare all'incanto che la luce risplendente del nostro satellite sullo sfondo nero dell’Universo ha generato nell’animo umano di tutti i tempi.
Occasione colta con entusiasmo da un gruppo di studenti delle classi prime dell’Istituto Commerciale “Q.Sella”, sezione professionale dell’IIS “V.Alfieri”, che già nel corso delle lezioni di Scienze della Terra si erano dimostrati particolarmente motivati e interessati a tutto ciò che ruota intorno all’impresa straordinaria della corsa alla Luna.
Momento sicuramente coinvolgente all’interno della manifestazione, svoltasi nella sala Pastrone del Teatro Alfieri, quello dedicato alla proiezione del Film “The first man”, ricostruzione fedele della vita incredibile dell’astronauta Neil Armstrong, primo uomo a posare il piede su un suolo non terrestre.
Alla visione del film ha fatto seguito la tavola rotonda moderata dal giornalista Beppe Rovera alla presenza di due illustri figure della divulgazione scientifica italiana: Silvia Rosa Brusin, giornalista RAI, fondatrice e conduttrice del notiziario scientifico televisivo “Leonardo”, e Piero Bianucci, scrittore e giornalista scientifico, editorialista de “La Stampa” e stretto collaboratore di Piero Angela per la realizzazione di Superquark.
Tanti gli aneddoti relativi alle imprese delle missioni Apollo raccontate dai due esperti che hanno saputo coinvolgere gli studenti presenti con il racconto di fatti inediti che hanno sottolineato ancora maggiormente la grandiosità dell’impresa che nel 1969 tenne incollati al teleschermo miliardi di persone.
Al di là dell’evento storico e dell’aspetto strettamente attuale delle missioni lunari, dal momento che con il programma ARTEMIS l’obiettivo è quello di far sbarcare entro il 2024 la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna, parlare di Spazio agli studenti, indipendentemente dalla tipologia di studi intrapresi, e soprattutto parlare di uomini che quello Spazio lo hanno sfidato, significa avvicinare alla scienza, parlando di scienza in modo alternativo, significa trasmettere la cultura scientifica, fatta anche di coinvolgimento, di desiderio di conoscere, ma soprattutto di passione verso il sapere.
A cura della Prof.ssa Antonietta Galanzino
A pochi giorni dalla giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne, giovedì 1 dicembre le classi seconde terze e quarte dell’Istituto Professionale Sella hanno voluto manifestare la solidarietà nei confronti di un così importante tema aderendo al progetto ideato dal movimento Hollaback!, che da anni si occupa del tema delle molestie sessuali in strada e nei luoghi pubblici.
L’obiettivo del programma Stand Up è formare 1.500.000 di persone affinché diventino parte della community Stand Up e portare la formazione nel cuore delle comunità per creare un movimento globale di agenti. Ma l’obiettivo prioritario rimane quello di costruire una cultura in cui le molestie in luoghi pubblici siano viste come un comportamento inaccettabile.
Durante l’incontro, gestito via web in modalità interattiva da Cristina Obber, scrittrice ed esperta di violenza di genere, coordinatrice e membro dell’équipe di formatrici #StandUp di Alice Onlus, gli studenti e le studentesse sono stati chiamati a riflettere sul significato di molestia e soprattutto sugli aspetti psicologici implicati in questo tipo di fenomeno, così come sulla messa in atto di comportamenti e strategie che si rivelino di aiuto per sé, ma anche nel caso ci si trovi ad essere spettatori di una simile situazione.
In un contesto come quello dell’Istituto Sella, dove circa il 50% della popolazione studentesca è costituita da ragazzi, la partecipazione corale vuole significare come non sia sufficiente costruire “armi” contro il fenomeno della prevaricazione sulle donne, ma si debba intervenire anche e soprattutto sulla sul genere maschile, sollecitando la cultura del rispetto come condivisione di una più ampia cultura della civiltà.
In questo senso l’incontro si inserisce all’interno del percorso di Educazione Civica che i nostri studenti stanno intraprendendo, con l’obiettivo di aiutarli a diventare cittadini consapevoli e attivi, con la speranza che possano diffondere all’esterno della scuola quanto appreso.